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    Chance-constrained Calculation of the Reserve Service Provided by EV Charging Station Clusters in Energy Communities

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    The concept of energy community is currently under investigation as it is considered central into the energy transition process. One of the main aspects of the successful implementation of community lays in the energy management system that coordinates exchanges among prosumers. This paper deals with the optimal energy management of a local energy community of dc microgrids with electric vehicle charging stations, considering local reserve provided by storage units and vehicle batteries. A two-stage optimal procedure is proposed to assess the optimal scheduling of resources for each community participant. Additionally, the optimal up and down reserve levels able to cover random fluctuations in photovoltaic generation within each EV-based microgrid are determined by a set of specific chance constraints

    Similarity and Differences in Sexual Violence Against Adolescents and Adult Women : The Need to Focus on Adolescent Victims

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    Study Objective: To explore whether there are differences in characteristics, clinical findings and management in cases of sexual violence in adolescent and adult women. Design: Retrospective study. Setting: SVSeD–Service for Sexual and Domestic Violence, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milan, Italy. Participants: Female victims of sexual violence aged 10 years and older. Two study groups were analysed: an adolescent group and an adult group. Interventions: None; this was an observational study. Main Outcome Measures: Characteristics of the perpetrator, time spent between the episode of sexual violence and the access to SVSeD, presence of genital and/or extragenital injuries; tests for sexually transmitted diseases, spermatozoa research; and toxicological screening; Results: Adolescent victims of sexual violence requested help later than the adult victims. The majority of the perpetrators were well known to the victims in both groups. In both groups, we observed genital injuries in 1 of 3 patients. We found a strong association between the presence of genital injuries and a positive screening test for sexually transmitted diseases, in particular with regard to the adolescent victims. Conclusion: Adolescents’ delayed disclosure of sexual violence may affect the ability to properly manage these crimes. Prevention programs and public awareness campaigns should be implemented to highlight the importance of a prompt disclosure after sexual assault has occurred. Gynecologists should be made increasingly aware of this delicate issue, to better assist victims of sexual violence, especially adolescent victims

    Metodologia applicativa e criticit\ue0 del protocollo tanatologico proposto dal G.I.P.F.: esperienza del settorato di Milano

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    Introduzione - Recentemente il Gruppo Italiano dei Patologi Forensi (Societ\ue0 Italiana di Medicina Legale) ha proposto una collaborazione scientifica a tutti i settorati sul territorio nazionale per accrescere la comprensione dei meccanismi tanatologici e delle possibili variabili nel periodo compreso entro le prime 24 ore dal decesso. La Sezione di Medicina Legale dell\u2019Universit\ue0 degli Studi di Milano ha aderito alla proposta e ne discute in tale sede la metodologia applicativa e le criticit\ue0 emerse nella raccolta e nella discussione dei dati.Materiali e metodi - Sono stati selezionati per lo studio i cadaveri trasportati presso il Civico Obitorio di Milano di cui fosse nota con precisione l\u2019ora del decesso. Ogni cadavere \ue8 stato trattenuto per il periodo della sperimentazione nelle sale di osservazione, senza modificarne in modo sostanziale la posizione e la disposizione dei vestiti indossati. Nel corso delle prime 24 ore sono state effettuate registrazioni delle modificazioni tanatologiche con rilevazioni distanziate di una o due ore. Maggiore attenzione \ue8 stata posta alla registrazione della temperatura: accanto alla classica rilevazione della temperatura rettale [1-2] \ue8 stato registrato il decremento termico anche in altre sedi corporee con metodi non invasivi: la membrana timpanica, la narice (in sede esterna e profonda) e la rinofaringe [3]. Ogni variabile registrata \ue8 stata posta a confronto cronologico con le altre e correlata direttamente con la nota ora del decesso e, successivamente, posta a confronto critico con i classici metodi di stima dell\u2019epoca della morte (Henssge, Moritz, etc.), valutando eventuali divergenze o convergenze.Risultati e Conclusioni - Sebbene una struttura universitaria come quella del settorato milanese offra la possibilit\ue0 di osservare tutti i decessi da causa violenta in Milano e provincia, il monitoraggio dei parametri tanatologici fin dalla prima ora dal decesso \ue8 risultata spesso impraticabile in mancanza di una struttura ospedaliera di riferimento. Inoltre, alcune misurazioni sono risultate spesso inattuabili sul piano tecnico (ad es. la rilevazione della temperatura del rinofaringe nei soggetti con fratture complesse di splancnocranio) o per la necessit\ue0 di preservare l\u2019integrit\ue0 della salma sotto sequestro giudiziario ai fini della successiva indagine autoptica (impossibilit\ue0 di perforazione del timpano per il rilevamento della temperatura endoauricolare). In quattro casi \ue8 stato possibile completare un\u2019osservazione di 24 ore con rilevazioni seriate della temperatura corporea nei siti stabiliti: ne \ue8 emersa una sostanziale stabilit\ue0 e regolarit\ue0 nella curva di decremento delle temperature timpaniche e del rinofaringe, mentre la temperatura rettale e della narice hanno spesso dato esito a curve di decremento irregolari. Emerge quindi la necessit\ue0 di estendere il pi\uf9 possibile a tutti i settorati nazionali tale campo di indagine proponendo protocolli con precise standardizzazioni di metodo al fine di rendere omogenei e confrontabili i dati raccolti.Bibliografia1. C. Henssge, B. Madea. Estimation of the time since death. Forensic. Sci. Int. 165: 182-4, 2007.2. G. Umani Ronchi, G. Bolino, F. Traditi. La diagnosi di epoca della morte. Giuffr\ue8, Milano, 2002.3. L.D.M. Nokes, T. Flint, S. Jaafar, B.H. Knight. The use of either the nose or outer ear as a means of determining the postmortem period of a human corpse. Forensic Sci. Int. 54: 153-158, 1992
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